In occasione della
Giornata mondiale del Libro che si celebra il 23 aprile di ogni anno, vorrei
proporre alcune riflessioni per sottolineare l’importanza dell’educazione alla
lettura sin dall'infanzia.
Educatori e insegnanti
condividono l’importanza della lettura ai bambini già da quando ancora non sanno
leggere (e soprattutto da quando avranno imparato a farlo) e ritengono che sia
indispensabile sostenere i ragazzi affinché leggano in modo autonomo e
personale.
La lettura assolve ad una molteplicità di funzioni sotto il profilo
cognitivo, sotto il profilo affettivo, sotto il profilo etico e valoriale. Sul
piano cognitivo, la lettura arricchisce la conoscenza, stimola la formazione
delle idee, potenzia le capacità linguistico-espressive. Sul piano affettivo,
essa risveglia emozioni e sentimenti, nutre e arricchisce la fantasia,
stimola l’immaginazione. Sul piano etico e valoriale, la lettura è importante
per l’interiorizzazione di modelli, norme e valori. Dalla lettura si possono ricavare
modelli di bontà e di solidarietà verso i deboli e gli oppressi, si possono
apprendere meglio i concetti di bene e di male, di giusto e ingiusto.
La lettura non può
nascere dal dovere, non si può imporre come azione “da fare”; il lettore che
ama leggere ha compreso il senso autentico di un’attività che gli risulta gratificante.
Dunque
educare alla lettura significa educare al gusto di leggere. Quest'iltimo coinvolge tutti i sensi: il senso dell’olfatto interviene quando sentiamo
l’odore della carta e della colla; il senso della vista interviene quando
guardiamo la copertina, le immagini, il carattere della scrittura; il senso del
gusto è coinvolto quando si assaporano le parole, la musicalità di un verso, la
bellezza di una frase; il senso del tatto è coinvolto perché tocchiamo con mano
il formato del libro, ci interessiamo al peso e alla consistenza, passiamo il
dito sulla carta (liscia o ruvida); il senso dell’udito è coinvolto quando ci
immergiamo nel testo, tanto da non sentire più chi ci parla, né percepiamo
rumori o voci.
La famiglia è il luogo
per eccellenza che motiva ed educa a leggere. I bambini che vedono i genitori
leggere si sentiranno più facilmente stimolati a prenderli in mano e ad imitare
l’azione fatta dalle persone che si curano di loro.
Detto ciò, consiglio
vivamente agli adulti di accogliere e promuovere i libri nell'infanzia dei
propri bambini, ad esempio, visitando insieme librerie e biblioteche, regalando
più libri e meno giocattoli, dedicando loro qualche minuto a leggere una storia
a voce alta. Queste azioni sono piccole, ma il dono è grande. La lettura è un
atto d’amore.
Antonella La Rosa*
*Studentessa in Scienze della Formazione Primaria presso l'Università di Palermo.
**Parte della riflessione deriva dalla rilettura degli appunti che ho preso durante le lezioni del corso in Lettura per l'infanzia, tenuto dalla Prof.ssa F. Anello - A.A. 2011/2012
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