Titolo: Babbo Natale è strunz
Autore: AA.VV.
Pag. 252
Casa Editrice: 80144
Anno: 2010
Finite
le feste, si tirano le somme. Il bilancio è inevitabile, e ognuno fa le proprie
valutazioni. È stato un Natale migliore o peggiore dei precedenti? Abbiamo
ottenuto ciò che speravamo dalle feste o ne siamo rimasti delusi? Eravamo
felici o infelici? Soli o in compagnia? Siamo stati costretti a smaltire in
silenzio o in lacrime un dolore?
Il
Natale è una ricorrenza così universale che persino la narrativa è riuscita a
trarne dei profili “festivi”, familiari e individuali, in cui ognuno di noi può
riconoscersi.
È
il caso della raccolta di racconti, di qualche anno fa, che vi propongo di leggere,
e che si presenta al lettore con un titolo divertente e che suggerisce già un
po’ l’esito del nostro personale bilancio: Babbo
Natale è strunz.
I
quindici racconti trovano nel contesto delle festività natalizie il pretesto
per trattare temi che riguardano la quotidianità, e che spesso stridono con
l’atmosfera tutta “luci, pace e amore” di un periodo dell’anno in cui forse ad
aumentare non è la nostra bontà ma la nostra ipocrisia.
A questo scopo quindi, trovano
posto in questa raccolta: solitudine, violenza, droga, inganni, omosessualità e
società, superficialità, ribellione agli schemi imposti e all’immobilismo
umano, ecologia, talvolta narrati in tono drammatico, talvolta in tono più
leggero e giocoso.
Con uno stile e un linguaggio semplici, che ricordano in
alcuni casi un ritmo quasi teatrale, gli autori immettono il lettore
nell’atmosfera rassicurante ma un po’ soffocante, a volte, della famiglia; in
quella dei grandi centri commerciali, dove, in barba al ritrito: «è Natale,
siamo tutti più buoni», si consumano cattiverie e scortesie; in quella di strani
presepi dove i personaggi si animano ribellandosi al loro status di statuette e
nulla più.
La
lettura è piacevole e divertente ma allo stesso tempo invita a un confronto con
la realtà e alla riflessione.
Eccovi di seguito i titoli:
-Finalmente è Natale, Roberto Pellico;
-Babbo natale è strunz, Ferdinando Esposito;
- D’inganni non si dorme, Mario
Pistacchio;
-La forma della
castagnola, Mattia Frasca;
-Nat, Ivan Polidoro;
-Mistero della Fede, Nicola Ingenito;
-Le corna di Natale, Nadia Terranova;
-Natale in casa Cipolla, Stof;
-Babbo Natale non esiste, Michele
Carenino;
-Come un granello di senape, Fabrizio
Gabrielli;
-L’apprendistato degli agnolotti, Euro
Carello;
-L’agguato, Mirko Sabatino;
-Quello che voglio per Natale è immorale,
Raffaella R. Ferré;
-Lo straniero, Michele De Caro;
-L’abete austriaco, Monica
Mazzitelli-Andrea Cimenti.
Rossella Muratore
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